EcocardiocolorDoppler

1L’ecocardiogramma è una metodica diagnostica non invasiva che attraverso l’uso di ultrasuoni esplora l’anatomia e la funzione del cuore.

A differenza delle altre metodiche ha il vantaggio che può essere eseguita anche quando il paziente è sul letto senza produrgli alcun tipo di disturbo o di danno.

In più le informazioni sono ottenute “in tempo reale” durante l’esame.

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La metodica è basata sul principio della riflessione degli ultrasuoni da parte delle singole strutture del cuore. Gli ultrasuoni vengono così emessi da un trasduttore, detto anche sonda, che viene applicato sul torace del paziente dal medico e vengono riflessi man mano trovano le varie strutture nel torace per poi tornare indietro (allo strumento) che li rileva e riconosce l’immagine.

L’ecocardiogramma si compone di tre fasi: l’analisi monodimensionale, quella bidimensionale e quella Doppler che insieme forniscono un esame completo e permettono l’esecuzione di misurazioni e analisi dettagliate delle strutture cardiache.

Con il suo miglioramento l’ecocardiogramma ha pian piano sostituito gli altri tipi di esami più invasivi.

A Cosa Serve

Serve a visualizzare tutte le strutture cardiache. L’esame ha un ruolo fondamentale nella valutazione delle dimensioni e della funzionalità delle camere e delle valvole cardiache. Ai pazienti che hanno subito un infarto miocardico, serve per individuare il tessuto danneggiato.

Non può prevedere gli infarti futuri perché non è in grado di valutare i vasi del cuore (coronarie).

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Esecuzione del test

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Il paziente si sdraia a torso nudo su uno speciale lettino appena inclinato, disponendosi sul dorso o sul fianco sinistro.

Durante l’ecocardiogramma il paziente collabora assumendo la posizione richiesta dal medico che gli consentirà di visualizzare più correttamente le strutture cardiache.

Anche trattenere il fiato aiuta il medico poiché minimizza il mascheramento delle strutture da parte dell’aria contenuta nei polmoni.

In Italia solo medici cardiologi specializzati possono eseguire il test mentre in altri stati viene incaricato uno speciale tecnico non medico. La competenza in questi casi è importante.

Durata

L’esame dura all’incirca una ventina di minuti ma in certi particolari casi, o con certi soggetti, può durare più a lungo.

A Chi Si Rivolge

L’ecocardiografia si rivolge a tutti quei soggetti che: hanno avuto infarti miocardici, soffrono di scompenso cardiaco, hanno problemi alle valvole cardiache o che fanno fatica a respirare.

È utile per il monitoraggio e il controllo dei pazienti che si sono sottoposti a un trapianto cardiaco o alla sostituzione di valvola con una di tipo artificiale. È importantissima per escludere o confermare la presenza di patologie sospettate dal medico quando ha riscontrato un “soffio cardiaco” durante una visita cardiologica.

Per i pazienti con ipertensione arteriosa serve a valutare le conseguenze della loro condizione sulle strutture cardiache.

Ai nostri giorni l’analisi delle cardiopatie congenite e il loro controllo nel tempo viene eseguita esclusivamente con questa metodica.

Le condizioni che richiedono un ecocardiogramma urgente sono: le complicazioni dovute a infarto miocardico, che portano ad un improvviso peggioramento clinico; malattie dell’aorta che mettono a repentaglio la vita del paziente (aneurisma e dissecazione aortica) o gli accumuli di liquido intorno al cuore (tamponamento cardiaco).

Limiti della metodica

Per alcuni pazienti con problemi polmonari (enfisema o bronchite) o in stato di obesità o con particolari conformazioni toraciche, la qualità dell’esame può risultare scarsa data l’impossibilità degli ultrasuoni di penetrare in maniera adeguata l’interno del torace.

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